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Abbiamo chiesto ai nostri ambassador del programma Open World Travelers di raccontarci quale, tra tutte le sistemazioni in cui hanno soggiornato durante i loro viaggi, ha lasciato loro il più bel ricordo. Scopriamole insieme!

Dormire a cielo aperto in Africa

Se mi avete seguito nel viaggio in Namibia e Botswana già sapete la mia risposta alla domanda “Quali sono i posti più strani, magici e insoliti in cui hai dormito?”. Sicuramente lo Skybed, nella concessione di Khwai sul Delta dell’Okavango.
Dormire sotto le stelle, in una “stanza” senza soffitto in mezzo alla savana che si perde a vista d’occhio, con gli elefanti che mangiano e spezzano rami vicino a noi durante la notte e un manto di stelle cadenti a farci compagnia.

Esperienza raccontata da Valeria, autrice del blog Mente in Viaggio
Instagram:  @menteinviaggio_official

Addormentarsi in un Igloo in Lapponia

Il ricordo più bello in assoluto appartiene al mio viaggio nella Lapponia Finlandese dove ho dormito dentro un magico e gigantesco igloo allo Snowman World Igloo Hotel a Rovaniemi.

A meno 3 gradi, sopra un letto di ghiaccio dentro un sacco a pelo caldissimo mi credete se vi dico che non ho sentito freddo nemmeno per un attimo? Sarà stata l’adrenalina, la felicità, l’incredulità, non lo so. Fatto sta che un sogno nel lontano 2016 lo feci diventare realtà.

Dormire nel regno di ghiaccio è, ad oggi, il più bel ricordo di viaggio (e anche il più caro) del più bel viaggio di sempre, fra slitte trainate da renne, Babbo Natale ed elfi, husky dagli occhi blu e marmellata di ribes da spargere in ogni dove.

Nella mia stanza statue di cristallo ghiacciato, poca luce e coperte di renna. Incredula ho passeggiato per ore su e giù per quel mondo che solo nella mia testa avevo fino ad allora sognato. Ho bevuto una cioccolata calda nell’Ice Bar, mi son meravigliata nell’Ice Restaurant dove un tritone fatto di ghiaccio attendeva gli ospiti, ho sentito il caldo nel cuore ogni volta che mio figlio si arrampicava sugli scivoli di ghiaccio e ridendo veniva giù.

Un igloo come quello che vedevo scorrere nei documentari da piccola, una perfetta cupola di ghiaccio era sopra la mia testa in quella notte che tardò a farmi addormentare.

In quella notte avvenne qualcosa di eccezionale, era l’ultima del 2015 e la prima del 2016, qualcosa di eccezionale che succede quando siamo felici. La promessa a me stessa di sentirmi sempre così, elettrizzata dentro quattro mura di neve. Ecco perchè scelgo sempre una sistemazione tipica del posto che visito, perchè nient’altro mi farebbe sentire così. Felice.

Esperienza raccontata da Eryka Kosta autrice del blog Eryka in Viaggio
Instagram:  @erykakosta

In compagnia dei cavalli in uno chalet Islandese

Tra le molte prime volte e cambiamenti questo è stato anche l’anno in cui sono riuscito finalmente ad avvicinarmi ai cavalli Islandesi.
Nel viaggio che feci ad aprile 2017 arrivai a pensare che fossero finti, sagome immobili al vento e al freddo islandese. Erano così immobili da fare quasi paura. Mi affascinavano ma non ebbi la possibilità di avvicinarmi abbastanza, ne per fotografarli, ne tantomeno per toccarli.
Per questo quando momondo mi ha chiesto, come ambassador, qual è stata la sistemazione più bella di quest’anno non ho potuto che pensare all’hotel Geirland in Islanda, esattamente tra Vik e Jokursalon.
Come tutti i miglior hotel Islandesi è isolato da tutto, la strada è sterrata e di notte il buio è assoluto. L’hotel è composto da più chalet con uno chalet principale dove vengono serviti i pasti e dove risiede la direzione.
Arrivati di notte, distrutti dalle ore di guida e dalla bellezza disarmante di Dyrhòaley ci eravamo accorti solo della bellezza delle camere. Al mattino uscii presto dalla camera per fare qualche foto alla struttura, era meravigliosa immersa in quella valle. Due passi fuori dalla porta del piccolo chalet e vidi questa piccola mandria ad attendermi. Perchè sembravano veramente essere li ad aspettarmi. Al limite del loro recinto, mi guardavano. immobili come statue, con il vento fortissimo che spettinava la loro criniera. Mi avvicinai, quasi a toccarli. Mi stupì il loro silenzio, la loro calma, gli occhi così fissi. Nel loro essere piccoli e tozzi erano imponenti, colossali. E io non credo si possa chiedere un’esperienza migliore ad un Hotel.

Esperienza raccontata da Francesco autore del blog K dalla Steppa
Instagram:  @kdallasteppa

Sotto le stelle, nel deserto del Sahara

Quando momondo mi ha chiesto quale fosse il luogo piú strano, piú particolare e piú affascinante nel quale ho dormito durante i miei viaggi, mi é subito venuto in mente il deserto del Sahara.
L’Erg Chebbi. Qui ho dormito in una comodissima tenda, il silenzio intorno a me era assordante, le stelle erano milioni, il freddo era tanto, e la compagnia di un paio di beduini era incredibilmente piacevole.
Incredibile pensare che una delle notti piu belle e piú divertenti di tutta la mia vita l’ho passata nel deserto, dove esiste solo il nulla.
Quel nulla mi ha dato più di qualsiasi altra cosa, l’ha fatto in modo semplice e naturale.. perché a volte basta poco per essere felici, e a volte basta il nulla.

Esperienza raccontata da Francesco
Instagram: @viaggi_di_questo_mondo

Nella città fantasma del deserto rosso Australiano

Alloggi particolari dove dormire? Vi racconto la mia esperienza.
L’ultimo luogo particolare in cui ho pernottato è stato un modo alternativo per vivere la mia Australia: una vecchia casa di una Ghost Town, nel mezzo del deserto rosso australiano.

Siamo a Kalgoorlie, famosa per la miniera d’oro più grande al mondo. Alcuni chilometri più a nord, percorrendo una strada sterrata di 14 chilometri, si arriva ad una vecchia Farm Station. Qui vi accoglieranno mosche, tante mosche ma alla sera sono il silenzio e il cielo stellato a farvi compagnia. Trovarsi nel mezzo del nulla, con il cielo che via via si fa sempre più blu. Sentire strani rumori attorno, la paura del “chissà cosa è”… e scoprire solo al mattino che era il vento, era un lieve soffio di vento che risuonava sul vecchio tetto in lamiera. Per chi vuole assaporare l’outback australiano, questo è il modo più naturale per viverlo.

Esperienza raccontata da Anna autrice del blog La Tartaruga Volante
Instagram:  @latartarugavolante

Dormire in un monastero buddhista in Tibet

Dormire nel monastero tibetano di NamoBuddha è stata un’esperienza unica: è, infatti, uno dei siti di pellegrinaggio più importanti di tutto il Nepal. La leggenda narra che 6.000 anni fa, Buddha, un principe nella sua vita precedente, mentre stava meditando in questo posto, incontrò una tigre affamata. Buddha offrì il suo corpo per sfamarla, ma riconosciuta la sua compassione, la tigre rifiutò di sbranarlo.

La sacralità che aleggia in questo posto si respira ovunque: nelle bandierine colorate che svolazzano tutt’intorno, nei passi rapidi dei piccoli monaci tibetani che si preparano alla puja (preghiera).

In questa oasi di pace e serenità, le giornate sono scandite dai ritmi naturali del sorgere del sole, si perde il senso del tempo, e il caos di Kathmandu, distante solo 40km, è solo un lontano ricordo. Accoccolato sulla cima di una montagna, questo monastero tibetano è su diversi livelli, tutte le facciate e gli interni sono colorati e riccamente decorati: una delizia per gli occhi. La possibilità di cenare con i monaci (in più di 200 vivono e lavorano nel monastero) assistere alle loro preghiere all’alba e godere dello spettacolo dell’Himalaya che si tinge di rosa alle prime luci del mattino ti riempie il cuore e lo spirito. Anche con la sveglia alle 5!

Esperienza raccontata da Linda autrice blog The Visualler
Instagram:  @lineccepibile

Un hotel scavato nella roccia in Cappadocia

Una delle ultimissime esperienze che ho vissuto è stata dormire in un bellissimo hotel scavato nella roccia. La Cappadocia è senza ombra di dubbio uno dei luoghi più incredibili al mondo. Un susseguirsi di grotte, paesaggi lunari, rocce dalle forme più strane e bizzarre, vallate. Non sembra assolutamente un paesaggio terrestre perché la sensazione, percorrendola, è quella di essere finiti in una meravigliosa fiaba. E così ho deciso di regalarmi 3 notti presso l’Hidden Cave Hotel, una vera perla situata a due passi dal piccolo centro di Göreme (pieno di botteghe e ristorantini).
Il personale dell’hotel ha reso l’esperienza ancora più bella,  rivelandosi davvero eccezionale: gentile e super disponibile, mi ha aiutata a prenotare ogni tipo di esperienza in Cappadocia, dal noleggio dello scooter al tour in mongolfiera.

Esperienza raccontata da Farah autrice del blog Viaggi nel cassetto
Instagram:  @farah_viagginelcassetto

Come in una favola, ai piedi del castello Hohenschwangau in Baviera

Durante il nostro viaggio in Baviera abbiamo visitato i castelli di Ludwig e abbiamo pernottato una notte in un hotel ai piedi dei castelli. La nostra camera aveva la vista sul castello e per una notte ci siamo sentiti come in una favola. Per completare il tutto.. nevicava! La cosa più bella è stata quella di assaporare la tranquillità nella mattina seguente, quando ancora non erano arrivate le orde di turisti.

Esperienza raccontata da Federica e Andrea autori del blog Io viaggio così
Instagram:  @ioviaggiocosi

Addormentarsi sotto l’aurora boreale in Norvegia

Qual è uno dei posti più belli in cui avete dormito? Per me sicuramente questo.
Una casa tipica norvegese, a Tromsø, dove la mattina si fa colazione a lume di candela in piena notte artica e la sera si può vedere l’aurora boreale direttamente dalla finestra di camera!
Ci ho lasciato uno dei tanti pezzetti di cuore che ormai sono sparsi per il mondo, ma prima o poi me lo vado a riprendere!

Esperienza raccontata da Benedetta autrice del blog I viaggi son ciliegie
Instagram:  @iviaggisonciliegie

Informazioni sull’autore

Momondo team Pensiamo che tutti dovrebbero avere la possibilità di scoprire il mondo viaggiando. Secondo la nostra visione del mondo, le nostre differenze sono una fonte d'ispirazione e di crescita, non di intolleranza e pregiudizio. Il nostro obiettivo è incoraggiare e dare a ciascuno di noi il coraggio di essere curiosi e di aprire la mente, così che tutti possano godersi un mondo migliore e più diversificato.

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