Se pensate che un piatto particolare sia un motivo sufficiente per viaggiare fino in capo al mondo, ecco un elenco di destinazioni culinarie che vi faranno leccare i baffi.
Dalla fattoria alla tavola – Vancouver, Canada
Il paradiso della verdura al Granville Island Public Market di Vancouver
Se non cresce in zona, non è in vendita. Grazie ai suoi campi generosi, coccolati da un clima favorevole, Vancouver ha accesso a un’ampia gamma di prodotti regionali provenienti da tutta la Columbia Britannica. Fate il pieno di frutta e verdura di stagione tra i mille colori delle bancarelle al Granville Island Public Market e al mercato agricolo di Nat Bailey, dove è possibile acquistare prodotti locali in qualsiasi periodo dell’anno.
“Dalla fattoria alla tavola” non è solo una tendenza ma un vero e proprio stile di vita per il ristorante Farmer’s Apprentice. I menù, esclusivamente stagionali, possono variare in base al clima o all’umore dello chef, ma una cosa rimane sempre costante: in tavola finiscono solo i prodotti più freschi coltivati nelle aziende agricole della zona. Viziatevi con ostriche e caviale Northern Divine.
Al ristorante Burdock & Co, con il vostro primo boccone di riso congee al riccio di mare, gusterete materie prime provenienti da isole, coste, valli e orti urbani della Columbia Britannica. A fine pasto, la pura bontà del Nord-ovest Pacifico canadese vi avrà lasciati sazi e soddisfatti.
Alta gastronomia – Lima, Perù
Il ceviche, un piatto a base di pesce tipico delle zone costiere del Perù, servito all’Astrid & Gastón
Ben tre ristoranti di Lima si sono affermati tra i 50 ristoranti migliori del mondo.
Al ristorante Central, partite per un viaggio gastronomico tra i diversi ecosistemi peruviani. Una serie di prodotti selezionati minuziosamente da un team di ricercatori fa sì che ogni piatto sia un omaggio all’Amazzonia, alle montagne o alla costa del Perù. Oppure, nel distretto di Miraflores, catapultatevi in Asia con la cucina Nikkei e giapponese del ristorante Maido, a cui si uniscono rari ingredienti e tecniche culinarie del Perù.
Se non siete ancora sazi, provate il ceviche (pesce crudo marinato) di Astrid & Gastón, un capolavoro di eleganza e tradizione peruviana. Il loro menù di degustazione, Lima de todas las sangres (Il sangue che scorre attraverso Lima), è un tour nel cuore della capitale curato nei minimi dettagli.
I maestri della carne – Montevideo, Uruguay
Sentite sfrigolare? Sono le carni che cuociono sulla parrilla al Mercado del Puerto
La battaglia tra Uruguay e Argentina per aggiudicarsi il titolo di re della carne è un ottimo motivo per spingervi a visitare questi luoghi e a giudicare da voi. In Uruguay, una nazione che conta 12 milioni di capi di bestiame, troverete spesso vecchi mercati in cui risuona lo sfrigolare della carne sulle parrillas (griglie aperte). Provate un succulento taglio di manzo nutrito con foraggio al Mercado del Puerto, il vecchio mercato del porto di Montevideo inaugurato nel 1868. Chorizo, morcilla (sanguinaccio), achuras (frattaglie): qualsiasi cosa possa mai desiderare un carnivoro è qui, sui carboni ardenti che ne fanno una prelibatezza irresistibile. Se le spirali di salsiccia fumanti non dovessero farvi sudare abbastanza, aspettate di aggiungere al vostro choripan (chorizo grigliato in una baguette) un po’ di chimichurri, un pesto uruguaiano con fiocchi di peperoncino ultra piccanti.
Cibo crudo – Sydney, Australia
Rinfrescatevi con i succhi del Parisi Café a due passi da Bondi Beach, Sydney
Come un cavallone su Manly Beach, la tendenza del cibo crudo è sulla cresta dell’onda a Sydney. Con un clima soleggiato in gran parte del paese, frutta e verdura crescono in abbondanza, consentendo agli australiani di godere sempre di prodotti freschi.
Al ristorante Earth to Table, assaporate un piatto di pasta alle zucchine prima di rilassarvi al sole nel Centennial Park. Non manca nulla nemmeno per i carnivori: il Raw Bar di Bondi serve svariate opzioni crude d’ispirazione giapponese con il vantaggio di essere a due passi dalla spiaggia.
Spalmatevi la crema solare e fate il pieno di vitamine e minerali con un frullato al Parisi café per rinfrescarvi sotto il sole cocente.
Street food – Hanoi, Vietnam
Hanoi street food © Maxime Guilbot
Il Vietnam è il Re incontrastato per quanto riguarda il cibo di strada. In mezzo al traffico frastornante, terrazze tranquille e mercati chiassosi, nella capitale Hanoi troverai venditori ambulanti, bancarelle di cibo e bar improvvisati al momento, in ogni angolo della città (con piatti freschi tipici della cucina vietnamita pronti a essere divorati direttamente sul posto).
Sedetevi su minuscoli sgabelli di plastica su Ta Hien Street per godervi Banh Bao caldo e soffice ripieno di maiale marinato, fermatevi in un chiosco di strada per provare il riso infuso alla radice di loto oppure partecipate a un tour gastronomico con Hidden Hanoi e seguite una guida esperta attraverso strade brulicanti e vicoli nascosti per trovare il Bun Cha (maiale grigliato con tagliolini freschi) più buono della città.
La cultura del caffè di Hanoi si deve ai francesi che, nel XIX secolo, portarono con sé la famosa bevanda, ma negli ultimi decenni la città si è sicuramente evoluta in quanto a qualità e originalità. Provate il cà phê trứng al Café Giang, un caffè tradizionale a base di albume d’uovo: come bere un cremoso tiramisù!
Vegano – Berlino, Germania
Hamburger vegano a Berlino
Kermit lo disse per primo: non è facile essere tutto verde. Se quello che cerchi è qualcosa che provenga dalla sostenibilità, senza tracce di animali in vista, vai dritto verso la capitale tedesca.
Berlino pullula di opzioni per vegetariani e vegani, con un panorama gastronomico variegato quanto la popolazione internazionale della città. Una catena di supermercati interamente vegana, Veganz, un macellaio per vegetariani, The Vegetarian Butcher, dove si affettano prelibatezze vegetali che è facile scambiare per vera carne, nonché la prima “via vegana” al mondo, Schivelbeiner StraBe, vi danno il benvenuto nel paradiso degli erbivori.
Prenotate un tavolo al Lucky Leek per provare piatti di alta gastronomia vegana.
Esperienze culinarie insolite – Tokyo, Giappone
Cenare e assistere a uno spettacolo di robot? Tutto è possibile al Robot Restaurant di Tokyo
Se uscire dal confine della tua cucina locale è quello che stai veramente cercando, le esperienze gastronomiche al confine con la realtà offerte da Tokyo ti stanno aspettando.
Volete provare qualcosa di davvero fuori dall’ordinario? Assistete a una lotta tra robot mentre mangiate al Robot Restaurant, solo per citare un esempio. Il ristorante Asadachi è il re del getemono (cibo grottesco). Servono porzioni fumanti di salamandra grigliata, sashimi di rana, testicoli di maiale crudi… e cuore di rana ancora pulsante. Quando arriva l’ora di spuntini fuori dal comune, il Giappone è il paese leader: cracker alla vespa, panini alle alghe e gelato al polipo. Da bere ti va una limonata al curry per caso?
Dolci peccati di gola – Parigi, Francia
Concedetevi un dolce macaroon a Ladurée
Nessuno o quasi è in grado di coccolarvi come fanno i parigini. La verità è che tutti gli amanti del dolce difficilmente potranno sbagliare a Parigi, dove circa ogni cento metri c’è una vetrina di un negozio di dolci in grado di tentare chiunque.
Ci sono delle tappe da non perdere assolutamente per gli appassionati del dessert.
Davanti alla pasticceria Angelina si formano sempre delle file molto lunghe per la sua rinomata cioccolata calda, così come da Jacques Genin per la sua millefoglie così delicata. Ordinare poi dei Macaron alla elegante pasticceria Ladurée (la pasticceria incaricata di preparare tutti i prodotti dolciari per il film del 2006 su Maria Antonietta), vi darà quasi la sensazione di fare shopping in una gioielleria raffinata.
Jean-Paul Hévin è il maestro di tutto ciò che è fatto di cioccolato. Non potrete poi dire di aver davvero vissuto finché non avrete provato il pezzo forte di Pierre Hermé: il croissant Ispahan, una delizia alla mandorla, lampone e litchi su cui vengono cosparsi dei candidi petali di rosa… Ai confini della realtà. E non fateci cominciare a elencare le boulangeries…
Hamburger gourmet – Washington, D.C., USA
Hamburger preparati sul momento con ingredienti freschi all’In-N-Out
Non è certo un segreto: gli USA vantano il maggior numero di fast food pro capite. Il primo premio se lo aggiudica la città di Paducah, Kentucky, con la più alta densità di fast food del paese (13,18 fast food ogni 10.000 persone, per l’esattezza). Tuttavia, questa Città Creativa dell’UNESCO è visitata più spesso per il suo artigianato e il Museo Nazionale della Trapunta che non per l’abbondanza di fast food.
Per gli hamburger migliori, dovrete attraversare il paese da est a ovest, a cominciare dagli hamburger del Five Guys di Washington, D.C. Al Five Guys, la classica combinazione hamburger, patatine e Coca-Cola continua a riscuotere successo sin dall’apertura nel 1986, grazie all’utilizzo di manzo appena macinato per un impasto più succulento che mai.
Dall’altra parte del paese, il fast food della West Coast In-N-Out è un degno concorrente. Fondato in California nel 1948, è forse il Double-Double (doppio hamburger) dell’In-N-Out con la sua salsa della casa a renderlo il migliore, o forse è il menù segreto con ricette top-secret a renderlo unico: decidete voi.
Per il fast food unto e bisunto che tutti conosciamo, l’Heart Attack Grill di Las Vegas è il posto che fa per voi. Il menù: Bypass Burger e patatine Flatliner Fries cotte in lardo puro, con formula all-you-can-eat, per un totale di circa 8.000 calorie. Fatevi questa scorpacciata a vostro rischio e pericolo.
Trova un volo per Washington, D.C.
Il regno del caffè – Helsinki, Finlandia
Riscaldatevi con un buon caffè all’Helsingin Kahvipaahtimo
Con una media di 2,64 tazze di caffè a persona al giorno, i finlandesi sono i più grandi consumatori di caffè al mondo. Forse è un modo per riscaldarsi durante i lunghi e freddi inverni, o forse si sono ormai abituati a socializzare davanti a una tazza fumante nei tanti bar della città.
La risposta di Helsinki a questa dipendenza da caffeina è un proliferare di bar e torrefazioni in tutta la capitale. In un vecchio garage nel distretto adibito alla lavorazione della carne, Helsingin Kahvipaahtimo (Torrefazione di Helsinki) serve caffè speciali freschi e di stagione. Sulla principale via dello shopping, Aleksanterinkatu, gli amanti del caffè apprezzeranno La Torrefazione per il loro utilizzo di caffè filtrato con un sifone. L’espresso e il macchiato più tradizionalmente italiani sono invece serviti al Signora Delizia, un bar minuscolo frequentato da veri intenditori del caffè.
Il bar è a due passi dalla SkyWheel: salite a bordo dell’enorme ruota panoramica e raggiungete i 40 metri di altezza sopra la città. Ammirate dall’alto la piazza del mercato e la cattedrale di Uspenski prima di concedervi un’altra pausa caffè!
Il rispetto della tradizione – Firenze, Italia
Insaccati e formaggi di tutti i tipi a Firenze
Chiedi a un italiano quale sia la città migliore per mangiare in Italia e molto probabilmente ti diranno tutto sul loro luogo di nascita. Se hai tempo, con qualsiasi mezzo, attraversa tutto il paese per provare tutte le specialità regionali: Risotto alla piemontese, trenette alla genovese, saltimbocca alla romana… Con una cucina tradizionale e regionale di tale spessore, non sorprende che un’organizzazione come quella dello Slow Food, fondata in Piemonte, punti a preservare le piccole imprese alimentari tradizionali di fronte a corporazioni più grandi e “veloci”.
Se volete concentrare le energie in un unico posto, la Toscana è una delle regioni che meglio rappresenta questa tendenza ormai in auge.
Visita il capoluogo, Firenze, per fare una scorpacciata di prosciutto, pecorino e pappardelle, il tutto giunto sulla vostra tavola direttamente dagli agricoltori del posto, al Culinaria De Gustibus Bistro. Più di un ristorante, il De Gustibus è una rete di agricoltori locali dedicata al cibo tradizionale prodotto in modo biologico. Partecipate a un tour o a un seminario di De Gustibus per provare in prima persona deliziosi vini e piatti toscani.
Food Festival – New York, USA
Un tipico camioncino di cibo a New York City.
Non vi sorprenderà forse sapere che a New York City, c’è sempre qualcosa che bolle in pentola, in qualsiasi periodo dell’anno. Tra i festival gastronomici principali, vanno citati il Food Film Festival, nel corso del quale si mangia il cibo servito nei film proiettati in sala, e il grandioso NYC Wine & Food Festival, che consente di scegliere la propria attività preferita: imparare a fare la mozzarella, cenare con un famoso chef o concedersi champagne e pollo fritto a Central Park.
E poi ci sono le fiere dei libri di cucina, le botteghe ambulanti del gelato e i camioncini carichi di ogni ghiotta specialità: a questa città piace davvero rendere omaggio al cibo.
Soprattutto, non perdetevi i tanti mercati. Quello di Smorgasburg ha luogo a Brooklyn durante il weekend e vende assaggi deliziosi provenienti da qualsiasi cucina del mondo, mentre il mercato culinario di Broadway Bites sponsorizza gli artigiani locali e piccole imprese.
Markets – Città del Messico, Messico
nei mercati messicani troverete anche i cactus da mangiare
Perdersi tra i clienti abituali e tra blocchi infiniti di prodotti in un mercato di città è il modo perfetto per conoscere da vicino la cultura locale e la vita quotidiana in azione. Con più di 300 mercati sparsi in diversi quartieri, a Città del Messico avrai l’imbarazzo della scelta. Il Mercado de la Merced, che sorge sul terreno dell’antico monastero nel centro storico della città, è stato un riferimento sin dai tempi coloniali e vende qualsiasi cosa: cactus, dolcetti e chicharróns. Il Mercado de San Juan è invece il luogo dove gli chef e gli amanti del cibo vanno per ricercare ingredienti unici e prodotti importati. Il fiore all’occhiello è La Central de Abasto, il più grande mercato all’ingrosso del mondo, dove troverai reparti ripieni di frutta, verdure, il formaggio salato Oaxacan (impilato pericolosamente verso l’alto per catturare l’attenzione dei clienti) e una serie infinita di Tostas, Tamales e Tortillas. Pronti a tentarti…
Trova voli per Città del Messico
Cibo day&night – Bangkok, Thailandia
Di tutto e di più in vendita nei mercati galleggianti della Thailandia
Se il Vietnam è il re dello street food, la Thailandia è la regina e nella sua capitale potrete mangiare letteralmente a tutte le ore. Metropoli in cui i silenziosi complessi sacri (Wat Pho, Wat Arun, Wat Phra Kaew) convivono col traffico intenso, Bangkok ha bancarelle alimentari a ogni angolo di strada.
Tra i piatti da consumare sul marciapiede ci sono il Phat si-io (noodles fritti con verdure e uovo), il Som Tam (insalata di papaya), il maiale fritto e le infinite varianti di curry. I più temerari potranno approfittare degli snack a base di insetti vari venduti perlopiù nella celeberrima Khaosan Road.
Se avete tempo di fare un giro nei dintorni della città, non perdetevi i più vicini floating market: Tailing Chan, Bang Nam Pheung e Khlong Lad Mayom. Qui potrete acquistare cibo dalle barche ormeggiate. Decisamente pittoreschi.
Cucina dell’anima – New Orleans, USA
Fate un salto al mercato di New Orleans per assaggiare le specialità del posto
A detta di molti, quella di New Orleans è probabilmente la migliore cucina degli Stati Uniti, basata com’è sull’incredibile mix di gusti e profumi della tradizione creola e cajun. I piatti tipici raccontano la storia della gente di questa città in Louisiana, che è un crogiuolo di popoli: francesi, nativi americani, spagnoli, africani. Ogni pietanza concilia elementi diversi ed è una delizia per tutti i sensi.
Da assaggiare senz’altro i grandi classici. Il Po’ Boy (abbreviazione di “poor boy”, povero ragazzo), anzitutto. Si tratta di un panino nato nei primi decenni del secolo scorso, farcito con pesce e/o frutti di mare fritti, insalata, pomodori, cetriolini e maionese. Provatelo da Acme Oyster and Seafood House, che ha un’ottima reputazione anche per le ostriche (da gustare cotte alla brace) e il Gumbo, la zuppa o stufato del posto: a base di riso, spezie, okra (una verdura tipica) e frutti di mare o pollame o altra carne, è d’obbligo assaggiarla.
New Orleans è inoltre il posto dove fare scorpacciata di pollo fritto: fate un salto da Willie Mae’s Scotch House e leccatevi le dita.
